A proposito di Paul Gilbert che si scusa…

Tempo fa uscì sul web questa notizia (che potete leggere nel link)

http://www.accordo.it/article/viewPub/85240

Premetto che apprezzo lo shredding, all’occorrenza ne appronfodisco le tecniche (per quanto mi è possibile) con i miei allievi, in quanto sono sempre un appassionato di chitarra metal/hard rock. Leggendo il titolo (famoso per cose di cui mi scuso) non ho potuto fare a meno di pensare ad una lodevole presa di posizione contro la tendenza totalizzante dello shredding, che crea chitarristi mostri velocissimi (e che ovviamente mi capita di ammirare anche, date che fanno cose per me inarrivabili) ma incapaci di gestire musicalmente un fraseggio, o una composizione improvvisata… insomma mi aspettavo delle frasi sul valore della scelta delle note, del fraseggio, della creazione melodica… Ma mi sbagliavo.

L’errore secondo Gilbert sarebbe ‘solo’ quello di non suonare le note velocissime a tempo, seguendo un beat metronomico. Ora… è importante sicuramente sapere andare a tempo, ma anche le note suonate veloci su un tempo ‘rubato’ non necessariamente sono proprio una cosa orribile. Quindi il messaggio che passa è: continuate pure ad andare alla velocità della luce, basta che lo fate a tempo con il resto del gruppo.

Il punto è che una ‘notizia’ come questa rischia di peggiorare le cose, distogliendo ancora una volta l’attenzione dal nucleo fondamentale per qualsiasi musicista, o almeno da quello che penso (e come me molti insegnanti di musica) dovrebbe essere il nucleo più importante: la creazione di musica, data dall’intersezione di una parte melodica e di una armonica. Ancora una volta il ‘dibattito’ è su ‘come si devono suonare i sedicesimi e i pattern velocissimi di questo e di quello… certo: c’è lo sforzo di sottolineare la validità del fraseggio veloce all’interno della canzone, ma non basta.

E’ stata un’occasione sprecata per far valere un discorso didattico intelligente da parte di un chitarrista che continua ad avere tantissimi ammiratori ed epigoni nel mondo. Pazienza, Sopravviveremo.

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