Musica, trovatori e trovieri

Laboratorio-incontro di didattica musicale e educazione all’ascolto

La poesia trobadorica in rapporto alla musica: luoghi, linguaggi, protagonisti. Guglielmo IX Duca d’Aquitania e gli altri trovatori, la scarsità di notizie relative alle fonti musicali, l’importanza della tradizione orale, l’uso del volgare, le ipotesi di esecuzione di queste musiche. Particolarmente interessante è il confronto tra diverse edizioni dello stesso messo in musica da diversi interpreti, con riferimenti agli strumenti musicali probabilmente utilizzati al tempo (ghironda, fidula, viella, flauto, arpa medievale, percussioni…): Quan vei la lauzeta di Bernard de Ventadorn, Lanquam li jorn di Jaufre RudelE’ inoltre molto utile creare uno spaccato multidisciplinare con riferimenti a storia, arte e cultura del periodo: il mondo provenzale egli influssi sulla cultura tedesca e italiana, la crociata contro gli albigesi, le architetture romaniche e gotiche…

La poesia in musica trovierica come veicolo di trasmissione ai posteri della cultura trobadorica: periodo, luoghi, linguaggi e personaggi diversi, Adam de la Halle e Chretien de Troyes, le azioni sceniche e i romanzi cavallereschi.

Interessante: Gallica, la app della Biblioteca Nazionale di Francia permette la visione dei manoscritti che ci hanno consegnato le informazioni che abbiamo su questa tradizione poetica e musicale – http://gallica.bnf.fr/

Riferimenti discografici: Music of the troubadours (Naxos), Le Jeu de Robin et de Marion (Naxos)

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Curatore: Nicola Panteghini per Musiclub – Associazione di promozione sociale

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