La prima cosa da tenere in considerazione è che il dispositivo scelto per alzare il volume deve andare DOPO le distorsioni: se li usate prima delle distorsioni otterrete solo un innalzamento del livello di distorsione e basta (il che può comunque essere utile no?). Uso il termine “dispositivo” perchè per alzare il volume si possono utilizzare diverse tipologie di pedali:
– Clean Boost/Boost (pedali che forniscono solamente un guadagno in db senza sporcare il suono, anche se ogni pedale ha il suo timbro; il Microamp della MXR ad esempio ha solo un controllo per aumentare il guadagno, mentre l’RC Booster della Xotic ha anche le regolazioni Gain, Treble e Bass)
– Overdrive (pedali che hanno anche un controllo che alza la quantità di distorsione; nel caso di utilizzo come boost basta tenere la manopola in questione a 0 e utilizzare il controllo Level per alzare il volume)
– Compressore (il Level del compressore inteviene sul volume generale, anche se il pedale influenza in maniera abbastanza pesante la dinamica della nostra plettrata)
– Equalizzatore (il Level dell’equalizzatore può essere utilizzato per i nostri scopi lasciando gli altri controlli in posizione flat)
– Pedale volume (esistono pedali del volume che permettono di impostare un minimo volume, molto utile per essere sicuri di ritornare allo stesso volume di partenza dopo un solo)
Purtroppo i vari pedali reagiscono in maniera diversissima a seconda della posizione in pedaliera o se posizionati nel send/return dell’amplificatore. NON ESISTE una regola generale ma esistono delle linee guida da conoscere per gestire il proprio suono: innanzitutto è la COMBINAZIONE DEI PEDALI a fare il suono e non il singolo pedale, poi vediamo di impostare qualche esempio pratico…
Caso 1: amplificatore monocanale
il gain/volume dell’ampli deve essere impostato in modo da ottenere un suono clean e non crunch (soprattutto negli ampli a valvole dove se aumento il gain/volume giungo a saturare il suono); nella catena effetti potete sistemare il dispositivo che usate per aumentare il volume DOPO un pedale distorsore, quindi
CHITARRA > DISTORSORE > VOLUME > AMPLI
Questa semplice catena vi permette di ottenere già molte combinazioni:
Clean per accompagnamento: CHITARRA > AMPLI
Clean per soli: CHITARRA > VOLUME > AMPLI
Distorto per ritmiche: CHITARRA > DISTORSORE > AMPLI
Distorto per soli: CHITARRA > DISTORSORE > VOLUME > AMPLI
Caso 2: amplificatore con canale crunch/lead
Per poter sistemare il pedale volume in modo che sia dopo la distorsione dovete usare i due ingressi send/return posti dietro il vostro ampli; in questo modo il dispositivo volume verrà posizionato dopo il preamplificatore che è quella parte dell’ampli che genera e gestisce le distorsioni. In questo modo potrete alzare il volume di tutto quello che viene prima, compresi i vari pedali distorsore o overdrive presenti nella pedaliera. Quindi:
“Out” pedale volume > return “In” pedale volume > send
Io ho usato questo setup con una testata Cicognani modello Brutus dotata appunto di due canali e di send/return.
E se non ho il send/return?
Mi devo ingegnare: è probabile che il mio ampli abbia due regolazioni del volume, una per il canale clean e l’altra per il canale distorto. Aggiungo tra la chitarra e l’ampli un pedale distorsore e da qui vado dritto nell’ampli. Accoppiando questo pedale con lo switch dei canali dell’ampli posso utilizzare il canale distorto con un gain molto basso e volume più alto del canale clean in questo modo:
Suono pulito: canale clean
Suono distorto per ritmiche: pedale distorsore su canale clean
Suono quasi pulito con volume più alto: canale dist
Suono distorto per i soli: pedale distorsore su canale dist
Altri casi
Esistono amplificatori multicanale con due volumi master che possono essere usati per gestire un volume normale sia per i puliti che per i distorti e un volume più alto per i soli puliti e distorti (come Engl Powerball o Egnater Renegade…); mi ricordo anche di aver usato in passato una testata della Marshall modello Valvestate che aveva tre canali con volumi separati: un clean usato per le parti pulite, un distorto usato per ritmiche distorte, e un crunch distorto usato per i soli (andava benone!)
La casistica è praticamente infinita dal momento che esistono migliaia di ampli e pedali… inoltre lo stesso ampli con gli stessi pedali possono essere usati con filosofie diverse per ottenere suoni e combinazioni differenti più o meno adatte al genere suonato.
Grande Nicola!
Aggiungo una questione per sguinzagliare la tua inventiva:
– ampli monocanale/no send e return/con attenuatore di potenza
per quanti pedali tu possa avere a disposizione a me sembra che attenuando la potenza si attenua anche la capacità dell’ampli di “accettare” pedali. Cerco di spiegarmi meglio. Con il suono puro dell’ampli setti un crunch, con un pedale eq sommato al suono dell’ampli ottieni un crunch più rotondo, nel momento in cui entri con un od per avere il suono led ti scontri con la capacità dell’ampli “attenuato” di spingere oltre una certa soglia. Risultato i soli risultano bassi. Ti ricorda qualcosa? 🙂
Secondo me il problema, se problema si puó chiamare, é che per gestire correttamente i volumi tra chitarra e apmli, l’ampli deve avere un suono proprio pulito pulito… Anche con il mio se uso il clean saturato non c’é pedale che riesca ad alzare il suono… Per esempio se tra chitarra e ampli crunch mettevo l’mxr questo mi ingrossava solo il crunch dell’ampli, mentre se abbassavo il crunch dell’ampli fino ad un pulito ecco che l’mxr cominciava ad alzare effettivamente il volume…
Io ho usato a volte il canale clean della Egnater Renagade senza spingerlo fino ad un crunch, e tra chitarra e ampli avevo cleanboost, Overdrive, cleanboost 2… Ovedrive per cruch, overdrive+cleanboost per distorto, cleanboost2 per alzare il volume di clean, crunch e distorto…