Tempo fa ho abbandonato fb. Un allievo di 14 anni mi fece notare tutte le idiosincrasie del social per eccellenza: “è pieno di vecchi, di gente che litiga, e che nella realtà non è come si fotografa”. Cancel. Ciao ciao. Subito.
Oggi ho riflettuto su instagram… mi sono sempre raccontato che per lavoro è necessario, è vitale tenere i contatti, se non posti non sei nessuno e via così. È che il tempo che ho vorrei gestirlo per coltivare relazioni con gli umani direttamente, possibilmente non veicolato da un algoritmo di dubbio funzionamento. Quindi ho spento la luce pure lì. Sapendo che comunque ci finirò per mano di amici con le migliori intenzioni.
Quindi vedrò se il numero di allievi calerà, se le richieste di concerti caleranno, se il non essere social implicherà realmente un suicidio lavorativo. Allora sarà un mea culpa e pagherò un social media manager per fare il lavoro sporco.